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I Lezione di pozioni., I Anno

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Ursula Linklater.
view post Posted on 13/4/2009, 10:06




Pozioni
Lezione n°1


Argomento Trattato: Introduzione alla scienza del preparare pozioni.
Accenni alla chimica ed all'alchimia.

Studentato Grifondoro:
Jhonny Knight
Micol Claire Bexley

Studentato Tassorosso:
Big Lou Luciani.

Studentato Corvonero:
Ismene Deschanel

Studentato Serpeverde:
Alice Lowe

L'isegnate sedeva, immobile, alla sua postazione dietro la cattedra, in attesa dei nuovi studenti del primo anno che avrebbero fatto di lì a poco il loro ingresso nell'aula di pozioni.
Sicuramente la maggior parte della classe avrebbe avuto un rendimento deludente, o a malapena accettabile, come succedeva spesso tra i suoi studenti ma aveva notato qualche faccia interessante, pochi giorni prima, alla cerimonia dello smistamento.
Chissà se in quella classe si sarebbe presentato qualcuno di interessante.
Vedete, la curiosità non stava alla base del carattere dellla nostra cara vicepreside ma ogni anno, i primi di settembre con l'inizio delle lezioni, si poneva la stessa domanda, sperando di vedere in qualcuno degli studenti davanti a alei la scintilla della passione che necessitava per diventare un grande pozionista.
Ursula era severa, lo era sempre stata, anche da studentessa.
Ma nessuno, mai, aveva osato lamentarsi del suo operato.
Lanciò una rapida occhiata all'orologio, sarebbero stati seriamente nei guai, se fossero arrivati in ritardo.

Edited by Ursula Linklater. - 15/4/2009, 15:46
 
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Jhonny.
view post Posted on 13/4/2009, 10:16




Quella mattina si era alzato e si era specchiato tanto per fare qualcosa. Non è vanitoso, Jhonny, però, non sapendo cosa fare, decise di lavarsi. Oh, non è una cosa tanto stramba, del resto, no? Così appena si guardò il viso sobbalzò. Non aveva un viso da dormiente, di più. Bè, il giorno prima era andato a dormire alle 3.00 di notte passate, ciò spiegava tutto. Si lavò in fretta il viso e tutto il resto, vestendosi con la classica divisa di Hogwarts, con la sciarpa gialla e rossa, simbolo della casata Grifondoro, la sua preferita, la sua.
Era entusiasta all'idea di frequentare una lezione: estroverso com'era, voleva subito conoscere nuove persone, mettersi in gioco, scoprire come fossero i temibili professori, e, doveva ammetterlo, era anche curioso di come fossero le lezioni. Interessanti? Noiose? L'avrebbe scoperto subito. Al tabellone delle materie lesse la prima, in cima: Pozioni.
Cos'è 'sta roba? Chiese perplesso, mentre con la mente già fantastica su come poteva essere una lezione di...Pozioni. Non aveva letto nessun libro di Hogwarts, quindi, non sapeva cos'era quella materia. Intontito da quel nome tanto strano, si diresse ottimista verso l'aula designata. Bussò, e aprì la porta.
L'insegnante sedeva -come fosse sul trono- sulla cattedra, il viso imperioso, quasi furibondo. E ciò non gli mise nè paura, nè timore, ma gli venne voglia di ridere.
Che faccia che c'ha questa.
Allora non sono solo io quì che ha fatto le 3 di notte... sussurrò a sè stesso sghignazzando, sperando che la professoressa non avesse sentito alcunchè. Probabile. Era pure vecchia, ah! Magari con tanto di cerume nelle orecchie.
Ci sarà da divertirsi Pensava, con la costante sensazione di fare il giusto, sempre e comunque.
Non saprei dirvi se questa volta l'impeccabile Jhonny stesse sbagliando, di certo sì, in quanto ha mancato di rispetto alla professoressa, sussurrando quella cosa poco gradita. Ma l'ha fatto con così tanta esuberanza, voglia di vivere, voglia di star tranquillo, sereno, con così tanto ardore, con così tanta gioia, che neanche era da punirlo.
Vedremo come si svilupperà la storia.
 
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Alice in wonderland;
view post Posted on 13/4/2009, 11:19




Era freddo il corridoio dei sotterranei che portava all'aula di pozioni, Jack, ma non mi dispiaceva più di tanto. Ero ancora leggermente scossa, perchè lo smistamento del giorno prima mi aveva lasciato una sensazione di inquietudine, come se chiudere gli occhi sotto a quel cappello mi avesse spalancato un recesso della mia anima che non conoscevo. Ero una Serpeverde, adesso.
Distolsi alla svelta la mente da quei pensieri, concentrandoli solamente sull'argomento che avrei affrontato di lì a poco: le Pozioni.
Mi erano sempre piaciute, avevo sempre ammirato chi ne conosceva tutti i segreti, e adesso finalmente avrei potuto cercare di imparare qualcosa.
Sistemati il cerchietto argentato che avevo sistemato tra i capelli quella mattina, poi entrai.
Era fantastico, Jack, quell'aula aveva un fascibo ineguagliabile, perciò mi affrettai a raggiungere un posto libero, uno dei primi banchi, davanti ad un calderone. C'era già un altro ragazzo lì, un Grifondoro a giudicare dalla divisa, e una professoressa, anzi la professoressa, una donna dall'aria severa e rispettabile.
Buongiorno Professoressa.
La salutai, prima di sedermi al mio posto, e cominciare ad estrarre i libri necessari. Ero un po' emozionata, Jack, te lo confesso. Dopotutto era la mia prima lezione, e non sapevo bene come sarebbe andata a finire.
Avrei fatto del mio meglio, quello era sicuro.

Alice.
 
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Ismene Deschanel ;
view post Posted on 13/4/2009, 14:19




Quella mattina -in perfetto orario- Ismene se ne stava davanti alla porta dell'Aula di Pozioni, con le mani tremanti. Quel giorno ci sarebbe stata la prima lezione e dunque sarebbero iniziate le prove e con esse gli sguardi delle persone su di lei. La Corvonero odiava tutto questo, ma Pozioni era una delle materie che più la affascinavano, fin dai tempi in cui aveva iniziato a sognare Hogwarts. L'uniforme perfetta le ricadeva dolcemente addosso, i capelli legati le conferivano un'aria studiosa e l'emozione che le brillava negli occhi la rendeva degna di nota. Decisa aprì la pesante porta di legno scuro ritrovandosi così in un'ampia aula scura, piena di banchi severamente disposti. In fondo all'aula scorse una figura austera, già vista il giorno dello Smistamento: la vicepreside, nonchè Insegnante di Pozioni.
Buongiorno Professoressa.
Salutò. Poi si sedette ad un banco a caso, in seconda fila guardandosi intorno. Era emozionata, forse un po' troppo: in fondo era soltanto una lezione no?
 
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M.C.Bexley
view post Posted on 13/4/2009, 16:56




Era in ritardo, come sempre. Iniziò a correre giù per le scale della Torre Est cercando di non perdere lungo la strada nessun libro.
Si fece spazio tra gli studenti fermi lungo le scale e, finalmente, trovò il corridoio dei sotterrai: freddo e privo di calore.
Iniziò a camminare lentamente, guardandosi in giro e cercando di riprendere fiato.
D'un tratto si fermò; era arrivata.
Nessuno in vista. Lisciò la divisa togliendo alcune pieghe e si sistemò i lunghi capelli dietro le spalle. Prese fiato ed aprì la porta dell'aula.
Si guardò in giro. C'erano davvero pochi studenti ma tutta la sua attenzione cadde sulla donna seduta in fondo all'aula.
Buongiorno Professoressa.
Disse tutto d'un fiato. Si mise a sedere ad un banco della prima fila.
Meglio stare attente, almeno il primo giorno.
 
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Big Lou
view post Posted on 13/4/2009, 20:17




Strano ma vero, questa mattina si va a lezione. Dopo un anno trascorso a bighellonare di qui e di li per i corridoi della scuola evitando, costantemente, di frequentare le lezioni, il nostro Tassorosso preferito, che di impegno e forza di volontà ne aveva davvero poca, aveva deciso di entrare a lezione per evitare un'altra strillettera della madre. Stringeva dannatamente tanto quella cravatta serrata al collo del mio pupillo, bottoni della camicia tutti chiusi a tenere compressa troppa ciccia. Cinta di pelle rigida e pantaloni più ingessati della giacca, la divisa dei Tassorosso, che si intonava perfettamente nei suoi colori nero e giallo, racchiudeva al suo interno il mio bamboccio che a passi pesanti e affannati percorreva il corridoio che lo portava direttamente dentro all'aula di Pozioni.
Professoressa donna. Ursula Linklaqualcosa. Russa, a giudicare dal nome abbastanza complicato. Più che un cognome sembrava uno sciogli lingua. L'uscio era ancora aperto e Lou a grandi passi ne varcò la soglia mostrando il suo bel viso paciocco a tutto il resto dell'aula. Dentro la classe c'erano tutti tranne Tassorosso. Grifondoro, serpeverde e corvonero divisi i n gruppetti per casate e uno spazio vuoto dell'aula che tra poco sarebbe stato riempito da Lou se la visione della professoressa non lo avesse fermato.
Lou Luciani, Tassorosso, Primo anno.
Sebbene nella mente del mio giovine fossero tutte parole immagazzinate come "bla bla bla" sembravano davvero importanti per i direttori della scuola e specialmente per i professori. Altri passi che risuonarono per tutta l'aula e il mio paciocco si sedette in un banco, veramente ne erano due, distendendosi al meglio delle sue capacità.
Buona lezione Lou.
 
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Ursula Linklater.
view post Posted on 15/4/2009, 14:42




COnun veloce sguardo stabilì che era giunto il momento di iniziare la lzione e la porta sbattè sonoramante al seguito di un suo movimento di bacchetta.
I primini presenti non erano molto numerosi e fu scontenta di constatare che tra diloro spiccava un solo esponente della sua casata.
avrebbe provedduto a dare a tutti una bella svegliata, più tardi, ma non era quello il momento di pensarci.
Con un sorrisetto al limite del sadicho si rivolse, con la sua voce calma e pacata al grifondoro che era entrato per primo senza degnarla di un saluto.
SI alzò dalla sua postazione e lo raggiunse, ponendosi in piedi, imponente, davanti al suo banco.
Prego, esca, rientri e mi saluti con il rispetto che si deve ad una sua professoressa.
Altrimenti se ne vada, e la sua casata perderà cinquanta punti il primo giorno, sono sicura che saranno orgogliosi di lei.

Dopo di che, rivolgendosi alla classe, in particolare alla componente rosso oro di questa continuò.
Oggi sono clemente, è solamente il rpimo giorno, ma badate bene che non sopporto i ritardi o la mancanzadi rispetto.
Presentatevi puntuali, consegnate gli elaborati puntualmente e studiate e andremo d'accordo, non fatelo e vi giuro che diventerò il vostro peggior incubo.

Detto questo, con la sua solita voce tranquilla, riprese il suo posto ed aprì il libro di pozioni alle prime pagine.
Sarebbe stata una lunga lezione.
 
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Alice in wonderland;
view post Posted on 15/4/2009, 14:59




A quanto pare non mi ero sbagliata, Jack. Quella professoressa era davvero una persona molto severa. A dimostrazione di ciò, si alzò e rimproverò aspramente un Tassorosso che aveva appena fatto il suo ingresso.
Dopo che il ragazzo fu redarguito, si voltò di nuovo verso di noi. Io me ne stavo immobile, terribimente concentrata su ogni parola di quella donna.
Niente ritardi, nienta mancanze di rispetto, consegnare i compiti e studiare.
Perfetto, non avevo mai avuto problemi in quel senso, Jack.
E quella donna cominciava a piacermi, sembrava una persona che sapeva il fatto suo, senza contare che, per quanto ne sapevo, era la responsabile di Serpeverde, la mia casata.
Senza fiatare e limitandomi ad annuire, aprii il libro, in attesa dell'inizio della lezione.
E adesso che ci penso, era molto difficile impedire a diversi pensieri di accalcarsi nella mia mente.
Mi chiedevo se anche gli altri professori sarebbero stati così, se ce ne sarebbero stati alcuni ingiusti che mi avrebbero punita senza motivo, o altri che invece avrebbero fatto favoritismi. E soprattutto, pensavo alla lezione che si stava per svolgere. Non ho mai permesso che le mie emozioni influenzassero negativamente il mio operato, perciò avrei dovuto fare in modo che accadesse la stessa cosa anche in quell'occasione. Fare ciò che mi veniva detto di fare, e farlo bene.


Alice.
 
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