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You're so naive.

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Deborah ~
view post Posted on 17/5/2009, 18:11




E' diventata la mia vita, questa di Hogwarts. Penso di doverci fare ancora l'abitudine.
Cacchio, e' tutto così cambiato. La routine non mi piace, troppa routine brucia il cervello.
Ogni giornata dovrebbe essere diversa dall'altra. Qui devi svegliarti, frequentare regolarmente le lezioni e studiare.
Certo, il divertimento non manca, ma ho sicuramente bisogno di fare qualcosa di pazzo, qualcosa che facevo
prima di entrare qua dentro. Posso ben affermare che pensare, fissando il lago, seduta su uno scoglio non
l'ho mai fatto, quindi posso ritenermi in parte realizzata. L'aria profumava di una nostalgia e di una tristezza
assurda, la sentivo pesante e non facevo altro che respirare in modo lento e profondo. Forse avevo troppe
preoccupazioni per la testa, ultimamente avevo troppi attacchi d'ansia, dovevo tranquillizzarmi un po', e
cercare di godermi una giornata in santissima pace. Mi alzai da quello scomodissimo scoglio, non ce la facevo
a stare ferma e seduta, dovevo muovermi, dovevo far qualcosa. Afferrai una manciata di sassi e cominciai a
lancarli con violenza contro l'acqua. Si, mi sentivo forte ma non piu di tanto. Sono debolissima, di muscoli
non ne parliamo, quindi i sassi non finivano molto lontano dalla riva. Ma chissene, era comunque un buon
modo di sfogarsi. Il vento aumentava sempre di piu, facendo agitare l'acqua, e questo mi stimolava moltissimo.
Mi rendeva sempre piu aggressiva e diciamo anche cattiva. Potevo sentirmi potente, tanto non avevo nessuno
tra i piedi a rinfacciarmi che il mio tiro era squallidissimo e che non potevo far paura neanche ad una mosca.
Mi sentivo libera ma anche straordinariamente arrabbiata. Con chi? Non lo sapevo neppure io, nonostante
tutto continuavo ad afferrare sassi e a lanciarli piu lontano che potessi, con tutta la forza che avevo, con
tutte le energie che potevo avere. Continuavo a pensare alla vita che dovrei condurre, troppe responsabilita' ?
Avrei dovuto avere una media alta, non avrei dovuto scontrarmi con qualsiasi persona che mi faceva saltare
un po' i nvervi, dovevo stare buona. Questo almeno, lo avevo promesso ai miei genitori, che mi sembrava
avessero voglia di liberarsi di me dato che per loro in questi anni sono stata solamente un peso.
Però mi sentivo di dover mantere la promessa, dovevo ancora dimostrare
tanto a loro due, non voglio arrendermi proprio adesso, sta cominciando tutto.
 
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Peter.
view post Posted on 17/5/2009, 18:29




Nessun a poter giudicare dici? Oh ragazzina mia, ma come diavolo ti salta in mente ciò!? Credi davvero che un fiorellino come il mio possa lasciarsi sfuggire una beneamata critica?
Un Peter poco diverso dal solito, quel Sicla sempre vestito con i suoi colori ma anche sempre e inconfondibilmente caratterizato da una bandana sopra la testa: lui lo crede un segno di figaggine e mascolinità, in realtà la cosa è abbastanza patetica.
Camminava con il suo solito far regale, quell'andazzo che in me porta imbarazzo, sfiorava la riva del lago per farsi desiderare anche da quell'acqua sudicia.
"Quale forza e mira!"
Ho voluto anticipare la frase per poi spiegare il tutto, vi prego di non rimanerci male. Il cammino del mio verdissimo protgonista si interruppe appena quegli occhi videro la ragazzina che ha aperto il racconto. Bella senza ombra di dubbio, una pupazza interessante e abbastanza irata con i metri che la circondavano per scatenare l'interesse. E uno dei motivi per cui ho messo al mondo Peter è proprio questo: rendere ancora più insopportabili situazioni già abbastanza critiche.
Forse non sono qualcuno da ringraziare, ma vi assicuro che, fino a quando accetterete di osservare le gesta del protagonista numero uno, potrete scorgere scintille.
 
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*Abigail Lindley*
view post Posted on 17/5/2009, 18:41




Un prefetto deve controllare.
Preservare a volte.
Cosa?
La natura?
Il patrimonio artistico di Hogwarts?
La flora e la fauna?
No, gli amici con le bandane eccentriche.
Ma che prefetto sei?
Dovresti denunciare all'autorità i sacrileghi.
Sono un prefetto, non una secchia schifosa, fratello.
Il candido nasino all'insù ricoperto di lentiggini avevaa fiutato puzza di guai marcati Sicla e aveva deciso di spostare la sua folta chioma rossa ondeggiante sulle rive del lago.
Dietro le sue spesse lenti osservava la bellona corvonero tormentarsi per qualcosa e Sicla fare il cretino, come suo solito.
Se si fosse mostrata di sicuro si sarebbe dovuta sorbire gli sbeffeggiamenti dell'amico, perciò aspettò, in retroguardia, calcolando il momento giusto per esordire con suo fulminante sarcasmo.
Solo che nonostante le spesse lenti non ci vedeva un bobotubero.
Poggiandosi su di uno scoglio si sporse guardando nella direzione della bonda e del bandanuto che camminava con la sua solita maniera ridicola.
Oh mirto!
Sicla non spostarti.
Ecco, Abigail, sporgiti un pò.
Un'altro pò.
Basterà un tantininin...PLOF!
Complimenti Miss discrezione.
 
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Deborah ~
view post Posted on 17/5/2009, 18:53




Mi correggo. Sarebbe stato bello non aver nessuno tra i piedi a rinfacciarmi che il
mio tiro era squallidissimo e che non potevo far paura neanche ad una mosca.
Ero nel bel mezzo di una delle mie forti cariche prima di lanciare chissa' dove
un minuscolo sassolino, quando sentii una voce alle mie spalle.
Quale forza e mira!Mi girai di scatto, lasciando cadere il sassolino in
mezzo a tutti gli altri. Quel ragazzotto faceva del sarcasmo. Ehi no, qui si casca
male col sarcasmo, non lo usa nessuno meglio di me, suppongo.
Una smorfia apparve involontariamente sul mio viso.
Sapresti far di meglio ? Oh, ma che diavolo mi è preso? Volevo umiliarmi? Forse sì, sapevo
benissimo che chiunque avrebbe potuto superarmi col tiro,
eppure lo sfidai. Ora speravo in una sua battutina, e in un suo rifiuto.
Ma non mi sembrava tipo. Spostai poi lo sguardo, con lui c'era una ragazza.
Fantastico, speravo che potesse ridere di me solamente un ragazzo, magari
anche innocente, due sono troppi. Sbuffai, ma cercai di non prendermela tanto,
presi un altro sasso e obbligai me stessa a lanciarlo lontano, lontano, lontano.
Lo vidi schizzare in aria per poi finire in acqua velocissimamente. Il risultato
fu' discreto almeno per le mie possibilita'. Bhe, il ragazzo poteva sempre
avere delle braccia rachitiche e riuscire peggio di me. Cominciavo a pensarla così.
 
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Peter.
view post Posted on 17/5/2009, 19:06




Fare di meglio? Oh Peter di prego, declina la sfida, ricordi l'ultima volta?
Prepariamoci a scansarci dal lineare racconto, voglio tornare indietro di anni per rievocare immagini del passato.
Villa Sicla, una giornata come tante che vedeva un bimbo di sette anni e la sua odiatissima sorella maggiore, Lissy. I due sedevano davanti al laghetto dietro casa e fu quello il momento migliore per permettere alla sorella di segnare emotivamente il mio microscopico Peter. Immaginate un bimbo alto forse un metro, uno scricciolo più piccolo dello stesso cinguettante, due grandissimi occhioni verdi e una crapa sormontata da una marea di incontrollabili capelli riccioluti.
"Dai piccolino, facciamo una gara! A chi tira il sasso più lontano. Ma se vinco io farai ciò che voglio"
I miei consigli vengono spesso, sempre ignorato. Non accettare piccolo, non farlo, no.
"Va bene sorellina!"
In conclusione, Peter aveva ovviamente perso e la sua punizione lo aveva visto capicollare tra le acque dello stagno in cerca di un pesce che in quelle acque non era contemplato.
E ora, tornati alla realtà delle cose e ben consapevoli della forza fisica di Peter, cosa potrà mai rispondere il sopracitato?
"Tsk, che domande. Ovvio che si!"
Ora come ora ho deciso di ignorare lo splashh. Voglio che Peter ci metta un po per dare peso ad altro che non sia la sua imminente gara, ma sarà davvero cosi facile oltrepassare la furia della Rossa?
Ora dimmi Grifondoro, che cosa vogliamo fare?
 
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*Abigail Lindley*
view post Posted on 17/5/2009, 19:21




Grr.
Siclaluridomostroimbandanato! E' sempre colpa tua!
Pensate davvero che lo urlò?
No no no no no, cari miei.
Non poteva.
Sarebbe stata derisa a vita dal signor Sicla.
Lo represse nella sua mente mentre zuppa e un pò unta si arrampicava sullo scoglio per rimettere i piedi a terra.
Si asciugò rapidamente con un incantesimo semplice semplice e torno esattamente come se non fosse successo nulla.
Mancava un particolare però.
I suoi occhiali, personali, riconoscibilissimi iniziarono a galleggiare lasciandosi trasportare dal vento giusto indirezione di Sicla e della bionda, ma la nostra Abigail era talmente irritata che doveva correre a riversare la sua rabbia su Sicla senza curarsi degi occhiali.
Pertanto con suo passo elegante e raffinato raggiunse i due ragazzi guardandoli inorridita.
Sicla se lanci un sasso e mi vai anche solo a graffiare un angolo remoto di uno scoglio ti porto dalla MacPherson.
Braccia conserte, sorrido beffardo.
Non cantar vittoria troppo presto mia cara Abby!
 
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Deborah ~
view post Posted on 17/5/2009, 19:54




Accennai un sorriso strafottente, gli diedi le spalle e andai alla ricerca di un bel sasso
tondo tondo da poter consegnare al caro ragazzo così simpatico,
così da iniziare la vera e propria sfida.
La cosa cominciava ad affascinarmi. Scelsi un sasso che
mi sembrava abbastanza decente, mi avvicinai al ragazzo con passo
abbastanza veloce, e prendendogli una mano misi il sasso fra le sue dita.
Mi staccai, e pensai che la cosa poteva cominciare a farsi interessante.
Nel frattempo cominciai a fissare pure la ragazza insieme a lui.
Si era appena rinfrescata, ma sembrava non essere turbata
da questo, anzi, si alzo' come se nulla fosse. Bah.
Stringevo i pugni, stavo cominciando a farmi forza per poi
cercare di fare una bella figura con i due. Incrociai le braccia,
e fissai il lago. Vediamo allora! Dissi, rivolgendomi al ragazzo.
Mi sentivo sicura di me stessa, anche se c'era poco da esserlo. Ero sicurissima
del fatto che avrei fatto una pessima figura, quindi mostrarmi così cattivella e con
quest'aria da sfida serviva a poco piu di niente. Siamo diventati così, noi ragazzi.
Ora ci sfidiamo per qualsiasi cosa, tanto per sentirci superiori o piu importanti di altri.

 
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6 replies since 17/5/2009, 18:11   97 views
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